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Le allergie: un elenco completo

Le allergie rappresentano una delle condizioni mediche più diffuse nel mondo occidentale, colpendo circa il 30% della popolazione. Si tratta di reazioni eccessive del sistema immunitario verso sostanze normalmente innocue presenti nell’ambiente, che vengono erroneamente identificate come minacce per l’organismo.

Che cosa sono le allergie

Le allergie sono risposte anomale del sistema immunitario a sostanze estranee chiamate allergeni. In condizioni normali, il sistema immunitario protegge l’organismo da agenti patogeni come virus e batteri. Nelle persone allergiche, tuttavia, questo meccanismo di difesa reagisce in modo eccessivo anche verso sostanze innocue come pollini, alimenti o peli di animali.

Quando un soggetto allergico entra in contatto con un allergene, il sistema immunitario produce anticorpi specifici chiamati immunoglobuline E (IgE). Questi anticorpi si legano a cellule specializzate presenti nei tessuti, chiamate mastociti, e nei globuli bianchi del sangue, detti basofili. Al successivo contatto con lo stesso allergene, queste cellule liberano sostanze chimiche, principalmente istamina, che provocano i caratteristici sintomi allergici.

Reazione allergica santagostino nembro

La predisposizione a sviluppare allergie ha una forte componente genetica. I figli di genitori allergici hanno maggiori probabilità di manifestare reazioni allergiche, anche se non necessariamente verso gli stessi allergeni. Questa tendenza ereditaria viene definita atopia.

Quali sono le allergie più comuni

Le allergie possono essere classificate in base alla natura dell’allergene e alla modalità di contatto. Alcune forme sono più diffuse di altre e possono manifestarsi in qualsiasi fase della vita.

Allergie respiratorie

Le allergie respiratorie rappresentano la forma più frequente e includono principalmente la rinite allergica e l’asma allergico. La rinite allergica, comunemente nota come febbre da fieno, si manifesta con starnuti frequenti, prurito nasale, congestione nasale e lacrimazione. Può essere stagionale, quando causata da pollini di graminacee, alberi o erbe infestanti, oppure perenne, quando provocata da acari della polvere, muffe o pelo di animali.

L’asma allergico colpisce le vie aeree inferiori causando difficoltà respiratoria, respiro sibilante, tosse e senso di costrizione toracica. Gli allergeni più comuni che scatenano crisi asmatiche includono pollini, acari della polvere, muffe e peli di animali domestici.

Allergie alimentari

Le allergie alimentari si verificano quando il sistema immunitario reagisce contro proteine contenute in specifici alimenti. Gli alimenti più frequentemente responsabili di reazioni allergiche sono latte vaccino, uova, arachidi, frutta a guscio, pesce, crostacei, soia e grano. Questi otto alimenti rappresentano circa il 90% di tutte le allergie alimentari.

Le reazioni possono variare da sintomi lievi come orticaria e prurito a manifestazioni gravi come l’anafilassi, una reazione sistemica potenzialmente letale che richiede intervento medico immediato.

Allergie cutanee

La dermatite atopica, comunemente chiamata eczema, rappresenta la manifestazione cutanea più frequente delle allergie. Si caratterizza per la presenza di cute secca, arrossata e pruriginosa, spesso localizzata nelle pieghe dei gomiti e delle ginocchia. Nei bambini può interessare anche il viso e il cuoio capelluto.

L’orticaria si manifesta con la comparsa improvvisa di pomfi pruriginosi sulla pelle, simili a punture di insetto. Può essere scatenata da alimenti, farmaci, punture di insetti o stimoli fisici come pressione, freddo o calore.

Allergie a veleni di insetti

Le punture di imenotteri, come api, vespe e calabroni, possono causare reazioni allergiche che vanno dal gonfiore locale eccessivo fino allo shock anafilattico. Mentre la maggior parte delle persone sperimenta solo dolore e gonfiore localizzato, i soggetti allergici possono sviluppare reazioni sistemiche pericolose.

Allergie a farmaci

Qualsiasi farmaco può potenzialmente causare reazioni allergiche, ma alcuni sono più frequentemente implicati, tra cui antibiotici penicillinici, sulfamidici, farmaci antinfiammatori non steroidei e anestetici locali. Le reazioni possono manifestarsi con eruzioni cutanee, febbre, difficoltà respiratorie o, nei casi più gravi, shock anafilattico.

Allergie da contatto

La dermatite allergica da contatto si verifica quando la pelle entra in contatto diretto con sostanze allergeniche come nichel, lattice, profumi, conservanti presenti nei cosmetici o sostanze chimiche utilizzate in ambito professionale. Si manifesta con arrossamento, prurito, vescicole e desquamazione nella zona di contatto.

Sintomi delle allergie

I sintomi allergici variano significativamente in base al tipo di allergia e alla via di esposizione all’allergene.

Sintomi respiratori

Le allergie respiratorie causano starnuti ripetuti, naso che cola o chiuso, prurito al naso e al palato, tosse secca, difficoltà respiratoria e respiro sibilante. Nei casi di rinite allergica si associano spesso lacrimazione, arrossamento oculare e prurito agli occhi.

Sintomi cutanei

Le manifestazioni cutanee delle allergie includono prurito diffuso o localizzato, arrossamento, comparsa di pomfi o vescicole, secchezza cutanea e desquamazione. Nelle forme più severe può verificarsi angioedema, un gonfiore profondo che interessa principalmente viso, labbra, lingua e gola.

Sintomi gastrointestinali

Le allergie alimentari possono causare nausea, vomito, crampi muscolari addominali, diarrea e, nei lattanti, presenza di sangue nelle feci. Questi sintomi compaiono generalmente entro pochi minuti o ore dall’ingestione dell’alimento responsabile.

Sintomi sistemici

Le reazioni allergiche gravi possono coinvolgere tutto l’organismo con manifestazioni come vertigini, calo della pressione arteriosa, tachicardia, difficoltà respiratoria severa, gonfiore della gola e perdita di coscienza. Questa condizione, chiamata anafilassi, costituisce un’emergenza medica che richiede trattamento immediato con adrenalina.

Come capire che tipo di allergia ho

L’identificazione del tipo specifico di allergia richiede una valutazione medica accurata che combina storia clinica, esame obiettivo e test diagnostici specifici.

Anamnesi e storia clinica

Il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi, sulla loro frequenza e durata, sui fattori scatenanti sospetti e sulla presenza di familiarità per malattie allergiche. È importante riferire quando e dove si manifestano i sintomi, se sono stagionali o perenni, e se esistono correlazioni con specifiche attività o ambienti.

Test cutanei

I test cutanei, in particolare il prick test, rappresentano il metodo diagnostico più utilizzato per identificare le allergie. Durante questo esame, piccole quantità di allergeni vengono applicate sulla pelle dell’avambraccio attraverso una leggera puntura. La comparsa di un pomfo pruriginoso nel punto di applicazione indica una reazione positiva all’allergene testato.

Test ematici

Il dosaggio delle IgE specifiche nel sangue permette di identificare gli allergeni responsabili senza necessità di contatto diretto con la pelle. Questo test è particolarmente utile quando i test cutanei non possono essere eseguiti, come nei pazienti con dermatite estesa o in trattamento con antistaminici.

Test di provocazione

I test di provocazione vengono eseguiti in ambiente controllato e consistono nell’esposizione diretta all’allergene sospetto. Sono utilizzati principalmente per le allergie alimentari e farmacologiche quando altri test non forniscono risultati conclusivi.

Trattamento delle allergie

Il trattamento delle allergie si basa su tre pilastri fondamentali: evitamento degli allergeni, terapia farmacologica e immunoterapia specifica.

Evitamento degli allergeni

La strategia più efficace consiste nell’evitare il contatto con l’allergene identificato. Per le allergie respiratorie, questo include misure ambientali come l’utilizzo di coprimaterassi anti-acaro, la rimozione di tappeti e tendaggi pesanti, il mantenimento di livelli di umidità ottimali e l’uso di filtri HEPA per l’aria.

Per le allergie alimentari, l’evitamento richiede attenzione nella lettura delle etichette alimentari e nella preparazione dei pasti. Per le allergie da contatto, occorre identificare e sostituire i prodotti contenenti la sostanza allergenica.

Farmaci antistaminici

Gli antistaminici bloccano l’azione dell’istamina, la principale sostanza responsabile dei sintomi allergici. Sono disponibili formulazioni orali, nasali e oculari e rappresentano il trattamento di prima linea per rinite allergica, orticaria e congiuntivite allergica.

Corticosteroidi

I corticosteroidi topici nasali sono molto efficaci nel controllo dei sintomi della rinite allergica, mentre le formulazioni inalatorie rappresentano la terapia di fondo per l’asma allergica. Nelle forme cutanee si utilizzano corticosteroidi topici di diversa potenza.

Immunoterapia specifica

L’immunoterapia allergene-specifica, comunemente chiamata vaccino antiallergico, rappresenta l’unico trattamento in grado di modificare la storia naturale della malattia allergica. Consiste nella somministrazione graduale e progressiva dell’allergene responsabile per indurre tolleranza immunologica. Può essere somministrata per via sottocutanea o sublinguale.

Adrenalina autoiniettabile

I pazienti a rischio di reazioni anafilattiche devono portare sempre con sé dispositivi autoiniettori di adrenalina e ricevere adeguata formazione sul loro utilizzo in caso di emergenza.

Prevenzione delle allergie

Sebbene non sia possibile prevenire completamente lo sviluppo di allergie, alcune strategie possono ridurre il rischio, specialmente nei bambini predisposti.

Allattamento al seno

L’allattamento esclusivo al seno per almeno i primi sei mesi di vita può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare allergie alimentari e respiratorie nel bambino.

Introduzione precoce degli alimenti

Contrariamente a quanto ritenuto in passato, studi recenti suggeriscono che l’introduzione precoce di alimenti potenzialmente allergenici, come arachidi e uova, tra i 4 e i 6 mesi di vita può ridurre il rischio di sviluppare allergie a questi alimenti.

Controllo ambientale

Mantenere un ambiente domestico pulito, controllare l’umidità per prevenire la crescita di muffe, utilizzare materassi e cuscini anti-acaro e limitare l’esposizione al fumo di sigaretta possono contribuire a ridurre il rischio di sensibilizzazione allergica.

La comprensione delle allergie e dei meccanismi che le sottendono permette una gestione più efficace di queste condizioni, migliorando significativamente la qualità di vita dei soggetti affetti.