Skip to content

Fisioterapia

Il Santagostino, grazie alla sua équipe di fisioterapia e riabilitazione, è in grado di offrire un servizio professionale e qualificato a costi contenuti.

Presso la sede di Nembro, i pazienti possono contare su un team di fisioterapisti esperti, in grado di accompagnare il percorso di cura in modo personalizzato e attento. Il servizio è pensato per rispondere a esigenze riabilitative, preventive e di miglioramento della qualità della vita, in un ambiente accogliente e facilmente accessibile.

Che cos’è la fisioterapia

La fisioterapia è una disciplina sanitaria che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti affetti da disfunzioni motorie, neurologiche o muscoloscheletriche. Attraverso tecniche manuali, esercizi terapeutici, terapie fisiche e strumentali, il fisioterapista aiuta a ristabilire il corretto movimento e a ridurre il dolore. È una branca della medicina riabilitativa e si rivolge a persone di tutte le età, dagli sportivi agli anziani, passando per chi ha subito traumi, interventi chirurgici o soffre di patologie croniche.

La fisioterapia non agisce solo sul sintomo, ma mira a identificare e trattare la causa del problema. Spesso, ad esempio, un dolore alla schiena può derivare da posture scorrette, sedentarietà o squilibri muscolari. Il fisioterapista valuta la situazione complessiva del paziente per proporre un percorso mirato e personalizzato.

A che cosa serve la fisioterapia

La fisioterapia è utile in moltissime situazioni. Serve a:

  • Riabilitare dopo un infortunio (fratture, distorsioni, strappi muscolari)
  • Recuperare la mobilità dopo un intervento chirurgico (protesi, artroscopia, ecc.)
  • Alleviare dolori cronici come lombalgia, cervicalgia, artrosi
  • Migliorare le funzioni motorie in pazienti neurologici (ictus, Parkinson, sclerosi multipla)
  • Correggere disfunzioni posturali e prevenire ricadute
  • Migliorare la performance sportiva attraverso programmi specifici
  • Prevenire l’aggravamento di patologie croniche

Inoltre, ha un ruolo chiave nella prevenzione, grazie a esercizi mirati che mantengono le articolazioni mobili e i muscoli forti, riducendo il rischio di future lesioni.

Come funziona una seduta dal fisioterapista

Una seduta di fisioterapia inizia sempre con una valutazione. Il fisioterapista analizza la storia clinica del paziente, la sintomatologia, la postura e la mobilità articolare, per individuare la causa del problema. In seguito, imposta un piano terapeutico personalizzato, che può comprendere:

  • Terapia manuale (massaggi, mobilizzazioni articolari, manipolazioni)
  • Esercizi terapeutici per rafforzare o allungare muscoli
  • Tecniche di respirazione o rilassamento
  • Terapie fisiche (ultrasuoni, laser, elettrostimolazione)
  • Educazione posturale

La durata e la frequenza delle sedute dipendono dal tipo e dalla gravità del disturbo. In alcuni casi, può bastare un ciclo di poche settimane; in altri, serve un percorso più lungo.

Quando è necessario recarsi da un fisioterapista

È consigliabile rivolgersi a un fisioterapista in presenza di:

  • Dolori muscolari o articolari persistenti
  • Difficoltà nei movimenti quotidiani (camminare, alzarsi, piegarsi)
  • Riduzione della forza o della mobilità dopo un trauma o intervento
  • Dolori ricorrenti alla schiena, collo, spalle o ginocchia
  • Patologie neurologiche che compromettono il movimento
  • Necessità di recupero funzionale dopo un periodo di immobilità
  • Prevenzione di complicanze muscolo-scheletriche legate alla sedentarietà

Anche in assenza di dolore, una valutazione fisioterapica può aiutare a correggere squilibri posturali prima che si trasformino in veri e propri problemi.

Chi non può andare dal fisioterapista

In linea generale, la fisioterapia è indicata per un’ampia gamma di pazienti, ma esistono alcune situazioni in cui è necessario evitare trattamenti fisioterapici, almeno temporaneamente:

  • Infezioni acute (es. febbre alta, infezioni articolari o cutanee nella zona da trattare)
  • Fratture recenti non stabilizzate
  • Patologie cardiovascolari gravi in fase acuta (come infarti o ictus non stabilizzati)
  • Tumori maligni non trattati, specialmente se si trovano nell’area da trattare
  • Disturbi psichiatrici gravi non controllati, che impediscono la collaborazione con il terapista
  • Controindicazioni specifiche per alcune terapie fisiche (es. pacemaker, gravidanza per alcuni dispositivi)

In tutti questi casi, è fondamentale che il fisioterapista operi in stretta collaborazione con il medico curante per valutare tempi e modalità di intervento.