
Sono vertigini o capogiri? Quando preoccuparsi
Chi non ha mai provato quella fastidiosa sensazione di instabilità, quel senso di movimento illusorio che improvvisamente ci fa sentire vulnerabili e disorientati? Vertigini e capogiri sono disturbi molto comuni che colpiscono persone di tutte le età, influenzando significativamente la qualità di vita di chi ne soffre. Ma spesso questi termini vengono utilizzati in modo intercambiabile, creando confusione. Capiamo insieme quali sono le differenze tra queste due condizioni, le loro possibili cause, i sintomi associati e, soprattutto, quando è il caso di preoccuparsi e consultare un medico.
Vertigini e capogiri: non sono la stessa cosa
Nonostante nell’uso comune i termini “vertigini” e “capogiri” vengano spesso confusi, dal punto di vista medico si riferiscono a sensazioni diverse:
Vertigini
Le vertigini rappresentano una vera e propria illusione di movimento: chi ne soffre ha la sensazione che l’ambiente circostante o il proprio corpo stia ruotando o muovendosi, pur rimanendo perfettamente fermo. Si tratta di una percezione di movimento che non esiste nella realtà, causata da alterazioni nei sistemi che regolano l’equilibrio. Le vertigini possono manifestarsi in modo oggettivo (sembra che l’ambiente circostante ruoti) o soggettivo (si ha la sensazione di ruotare su se stessi).
Capogiri
I capogiri, invece, sono una sensazione più vaga e meno specifica, caratterizzata da stordimento, instabilità, senso di testa leggera o “vuota”, impressione di svenimento imminente. A differenza delle vertigini, nei capogiri non c’è una chiara percezione di movimento rotatorio, ma piuttosto una sensazione di disorientamento spaziale.
Questa distinzione è importante perché i due disturbi possono avere cause diverse e richiedere approcci terapeutici differenti.
Le cause delle vertigini
Le vertigini possono essere classificate in base alla loro origine:
Vertigini periferiche
Sono causate da problemi nell’orecchio interno o nel nervo vestibolare, che collega l’orecchio al cervello. Rappresentano circa il 90% dei casi di vertigini e includono:
- Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): la causa più comune di vertigini, dovuta allo spostamento di piccoli cristalli di calcio (otoliti) all’interno dei canali semicircolari dell’orecchio. Si manifesta con brevi episodi vertiginosi che durano meno di un minuto, scatenati da specifici movimenti della testa.
- Neuronite vestibolare: infiammazione del nervo vestibolare, spesso di origine virale, che provoca un attacco improvviso e severo di vertigini.
- Labirintite: infiammazione del labirinto nell’orecchio interno, generalmente causata da infezioni.
- Malattia di Ménière: disturbo dell’orecchio interno caratterizzato da episodi ricorrenti di vertigini, acufeni (ronzii o fischi nelle orecchie) e perdita dell’udito.
Vertigini centrali
Derivano da problemi che coinvolgono il cervello, in particolare il tronco encefalico o il cervelletto. Sono meno comuni ma potenzialmente più gravi:
- Ictus o attacco ischemico transitorio (TIA)
- Sclerosi multipla
- Tumori cerebrali
- Emicrania vestibolare
- Traumi cranici
Vertigini cervicali
Sono causate da problematiche del collo, come:
- Artrosi cervicale
- Lesioni traumatiche del collo
- Contratture muscolari
- Ernie o protrusioni discali cervicali
Le cause dei capogiri
I capogiri possono essere provocati da numerosi fattori, tra cui:
- Ipotensione: soprattutto quella ortostatica, che si verifica quando ci si alza troppo rapidamente
- Disidratazione
- Anemia
- Ipoglicemia
- Disturbi cardiaci: aritmie, insufficienza cardiaca
- Ansia e attacchi di panico
- Effetti collaterali di farmaci
- Abuso di alcol o droghe
- Iperventilazione
Sintomi associati alle vertigini e ai capogiri
Oltre alla sensazione principale di disorientamento o rotazione, vertigini e capogiri possono essere accompagnati da una serie di altri sintomi:
Sintomi comuni delle vertigini
- Nausea e vomito: molto frequenti, soprattutto nelle vertigini periferiche
- Nistagmo: movimento involontario e ritmico degli occhi
- Sudorazione
- Difficoltà a mantenere l’equilibrio e a camminare
- Acufeni e perdita dell’udito (nelle vertigini di origine auricolare)
Sintomi comuni dei capogiri
- Sensazione di debolezza generalizzata
- Offuscamento della vista
- Confusione mentale
- Tachicardia
- Pallore
- Sudorazione fredda
Quando preoccuparsi: i segnali d’allarme
Non tutti gli episodi di vertigini o capogiri richiedono un intervento medico immediato. Tuttavia, ci sono situazioni in cui è necessario consultare urgentemente un medico:
Segnali d’allarme per le vertigini
- Vertigini persistenti che durano giorni o settimane senza miglioramento
- Episodi ricorrenti di vertigini severe che interferiscono con le attività quotidiane
- Vertigini accompagnate da mal di testa intenso e insolito
- Problemi alla vista come visione doppia o annebbiata
- Difficoltà a parlare o deglutire
- Debolezza o intorpidimento degli arti
- Perdita di coscienza o svenimenti
- Vertigini che compaiono dopo un trauma cranico
- Perdita improvvisa dell’udito associata a vertigini
- Dolore al petto o irregolarità del battito cardiaco
Segnali d’allarme per i capogiri
- Capogiri frequenti senza causa apparente
- Svenimenti ripetuti
- Mancanza di respiro associata ai capogiri
- Dolore al petto
- Battito cardiaco irregolare o accelerato
- Confusione mentale o difficoltà a parlare
- Capogiri che peggiorano nel tempo
Se si manifestano uno o più di questi sintomi, è fondamentale consultare immediatamente un medico o recarsi al pronto soccorso, poiché potrebbero essere indicativi di condizioni più gravi.
Diagnosi: come si individuano le cause
La diagnosi di vertigini o capogiri richiede un approccio sistematico:
Anamnesi
Il medico raccoglierà informazioni dettagliate sui sintomi, chiedendo:
- Come si manifestano esattamente le sensazioni (rotazione, instabilità, ecc.)
- Quanto durano gli episodi
- Quali movimenti o posizioni li scatenano
- Quali altri sintomi sono presenti
- Eventuali patologie preesistenti e farmaci assunti
Esame obiettivo
Include:
- Controllo dei segni vitali: pressione, frequenza cardiaca
- Esame neurologico: valutazione dell’equilibrio, coordinazione, forza muscolare
- Esame dell’orecchio
- Test specifici per le vertigini posizionali, come la manovra di Dix-Hallpike
Esami strumentali
A seconda dei casi:
- Audiometria: per valutare l’udito
- Videonistagmografia: per analizzare i movimenti oculari
- TAC o risonanza magnetica del cervello: per escludere patologie neurologiche
- Elettrocardiogramma o altri esami cardiologici: per valutare problemi cardiaci
Trattamenti e rimedi
Il trattamento delle vertigini e dei capogiri dipende dalla causa sottostante:
Trattamenti per le vertigini
Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB)
- Manovre di riposizionamento: come la manovra di Epley o di Semont, che aiutano a spostare i cristalli di calcio nella posizione corretta
- Esercizi di Brandt-Daroff: per alleviare i sintomi e favorire l’adattamento
Neuronite vestibolare e labirintite
- Farmaci antivertiginosi: come la betaistina
- Farmaci antiemetici: per controllare nausea e vomito
- Corticosteroidi: per ridurre l’infiammazione
- Riabilitazione vestibolare: esercizi specifici per aiutare il cervello a compensare il disturbo dell’equilibrio
Malattia di Ménière
- Dieta a basso contenuto di sale
- Diuretici
- Farmaci antivertiginosi
- Terapia intratimpanica con gentamicina o corticosteroidi
- Intervento chirurgico: nei casi più gravi e resistenti alle terapie
Vertigini cervicali
- Fisioterapia
- Massaggi terapeutici
- Esercizi per la cervicale
- Farmaci antinfiammatori
Trattamenti per i capogiri
Il trattamento dipende dalla causa sottostante:
- Idratazione: in caso di disidratazione
- Adeguamento dei farmaci: se i capogiri sono un effetto collaterale
- Trattamento dell’ipotensione: con aumento dell’apporto di sale, esercizi specifici
- Terapia dell’ansia: con tecniche di rilassamento, psicoterapia, eventualmente farmaci
- Correzione dell’anemia o dell’ipoglicemia
- Trattamento cardiologico: se la causa è di origine cardiaca
Prevenzione e gestione quotidiana
Per chi soffre di vertigini o capogiri ricorrenti, alcuni semplici accorgimenti possono aiutare a prevenire gli episodi o a gestirli meglio:
Per le vertigini
- Movimenti graduali: evitare movimenti bruschi della testa
- Alzarsi lentamente dal letto o dalla posizione seduta
- Utilizzare più cuscini durante il sonno
- Evitare posizioni che scatenano le vertigini
- Illuminazione adeguata durante la notte per evitare cadute
- Riabilitazione vestibolare: esercizi regolari per migliorare l’equilibrio
Per i capogiri
- Idratazione costante
- Pasti regolari per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue
- Evitare alcol e caffeina in eccesso
- Controllare periodicamente la pressione arteriosa
- Gestione dello stress con tecniche di rilassamento
Vertigini nelle diverse fasce d’età
Le vertigini e i capogiri possono manifestarsi diversamente a seconda dell’età:
Bambini e adolescenti
Nei più giovani, le vertigini sono spesso legate a:
- Infezioni dell’orecchio medio
- Emicrania
- Forme di vertigine parossistica dell’infanzia
Adulti
In questa fascia d’età sono più comuni:
- VPPB
- Neuronite vestibolare
- Emicrania vestibolare
- Disturbi d’ansia
Anziani
Negli anziani le cause più frequenti sono:
- VPPB (molto comune dopo i 65 anni)
- Problemi cardiovascolari
- Effetti collaterali di farmaci
- Patologie degenerative
Gli anziani sono particolarmente a rischio di complicazioni come cadute e fratture, quindi ogni episodio va preso seriamente in considerazione.
Vertigini vs. Capogiri: come distinguerli nella vita quotidiana
Per capire se si sta sperimentando vertigini o capogiri, è utile porsi alcune domande:
- C’è sensazione di rotazione? Se sì, probabilmente sono vertigini
- La stanza sembra muoversi o girare? Vertigini
- Si sente solo instabilità, leggerezza o “testa vuota”? Probabilmente capogiri
- I sintomi sono scatenati da movimenti specifici della testa? Suggerisce vertigini, in particolare VPPB
- I sintomi migliorano stando fermi? Tipico delle vertigini
- I sintomi compaiono alzandosi velocemente? Tipico dei capogiri da ipotensione ortostatica
Queste distinzioni possono aiutare a fornire informazioni più precise al medico durante la visita.
Miti da sfatare su vertigini e capogiri
Esistono diverse credenze errate su questi disturbi:
- “Le vertigini sono sempre sintomo di ansia”: Falso. Sebbene l’ansia possa causare capogiri, le vertigini vere e proprie sono spesso dovute a problemi dell’orecchio interno o neurologici.
- “Le vertigini passano da sole, non serve consultare un medico”: Non sempre. Alcune forme di vertigini necessitano di trattamenti specifici.
- “Se ho le vertigini devo stare immobile il più possibile”: Al contrario, in molti casi il movimento e specifici esercizi aiutano il sistema nervoso ad adattarsi e superare il problema.
- “Le vertigini sono sempre innocue”: Non è sempre vero. In alcuni casi possono essere sintomo di patologie più serie.