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Risonanza magnetica aperta: come funziona e quando sceglierla

Che cos’è la risonanza magnetica aperta

La risonanza magnetica aperta è una particolare tipologia di risonanza magnetica che utilizza apparecchiature con una configurazione diversa rispetto alle macchine tradizionali. A differenza delle risonanze magnetiche convenzionali, che consistono in un tunnel chiuso in cui il paziente viene completamente inserito, le apparecchiature aperte presentano una struttura con lati aperti o parzialmente aperti, offrendo uno spazio più ampio e accessibile.

Questa tecnologia rappresenta una soluzione importante per tutti quei pazienti che provano disagio o ansia negli spazi chiusi. La risonanza magnetica aperta mantiene gli stessi principi di funzionamento della risonanza tradizionale, utilizzando campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate degli organi e dei tessuti interni del corpo, senza ricorrere a radiazioni ionizzanti.

Le apparecchiature aperte possono avere diverse configurazioni. Alcune presentano una struttura con due magneti posizionati sopra e sotto il paziente, lasciando i lati completamente liberi. Altre hanno un’apertura frontale più ampia rispetto ai tunnel tradizionali, riducendo la sensazione di confinamento pur mantenendo una struttura parzialmente chiusa.

Come funziona la risonanza magnetica aperta

Il principio di funzionamento della risonanza magnetica aperta è identico a quello delle macchine convenzionali. L’esame si basa sull’utilizzo di un potente campo magnetico che allinea temporaneamente gli atomi di idrogeno presenti nel corpo umano. Quando vengono inviate onde radio di una specifica frequenza, questi atomi assorbono energia e poi la rilasciano quando le onde vengono interrotte.

I segnali rilasciati dagli atomi vengono captati da antenne riceventi e processati da un computer che li trasforma in immagini dettagliate delle strutture interne. Queste immagini permettono di visualizzare con grande precisione organi, tessuti molli, vasi sanguigni, articolazioni e strutture nervose, fornendo informazioni diagnostiche fondamentali.

Durante l’esame, il paziente viene posizionato sul lettino della macchina in base alla zona del corpo da esaminare. Il tecnico radiologo posiziona delle bobine specifiche nella regione di interesse, che servono a migliorare la qualità delle immagini. Il lettino si muove all’interno dell’area magnetica, ma grazie alla configurazione aperta, il paziente ha una visuale meno limitata e può vedere l’ambiente circostante.

L’esame produce rumori caratteristici, simili a colpi o ronzii, causati dall’attivazione delle bobine magnetiche. Per questo motivo vengono fornite cuffie o tappi auricolari per ridurre il disagio acustico. La durata dell’esame varia generalmente tra 20 e 60 minuti, a seconda della zona anatomica da studiare e del numero di sequenze necessarie.

I vantaggi della risonanza magnetica aperta

Il principale vantaggio della risonanza magnetica aperta riguarda il comfort del paziente, soprattutto per chi soffre di claustrofobia. La claustrofobia è una paura degli spazi chiusi che colpisce una percentuale significativa della popolazione e può rendere impossibile completare un esame in una macchina tradizionale. La configurazione aperta riduce drasticamente l’ansia e permette a questi pazienti di sottoporsi all’indagine diagnostica necessaria.

Le apparecchiature aperte sono particolarmente adatte per i pazienti obesi o di corporatura importante, che potrebbero avere difficoltà a entrare nel tunnel delle macchine convenzionali a causa delle dimensioni ridotte. La maggiore ampiezza permette di accogliere pazienti di qualsiasi taglia in modo confortevole e sicuro.

Anche i bambini traggono beneficio dalla risonanza magnetica aperta. La possibilità di vedere l’ambiente circostante e, in alcuni casi, di mantenere un contatto visivo con i genitori presenti nella sala, riduce l’ansia e facilita la collaborazione durante l’esame. Questo può diminuire la necessità di ricorrere alla sedazione, sempre preferibile quando evitabile.

Per i pazienti con dolore cronico o difficoltà a mantenere determinate posizioni, la configurazione aperta offre maggiore flessibilità nel posizionamento e un accesso più facile da parte del personale sanitario in caso di necessità. Anche le persone anziane o con mobilità ridotta possono beneficiare di un accesso più agevole all’apparecchiatura.

Quando scegliere la risonanza magnetica aperta

La risonanza magnetica aperta rappresenta la scelta ideale in diverse situazioni cliniche e personali. I pazienti con claustrofobia certificata o che hanno già sperimentato forte disagio durante precedenti risonanze magnetiche tradizionali dovrebbero considerare questa opzione. Anche chi, pur non soffrendo di claustrofobia diagnosticata, prova ansia o nervosismo all’idea di entrare in uno spazio chiuso può trarre beneficio da questa soluzione.

Le persone con obesità o corporatura particolarmente robusta trovano nella risonanza aperta una soluzione praticabile quando le dimensioni delle macchine tradizionali risultano inadeguate. I pazienti pediatrici, soprattutto i bambini più piccoli che potrebbero spaventarsi nell’ambiente chiuso di un tunnel, possono essere esaminati più facilmente con apparecchiature aperte.

Chi soffre di dolore acuto o cronico che rende difficile rimanere immobili in posizioni scomode per periodi prolungati può trovare più tollerabile l’esame in una macchina aperta. Anche i pazienti con disturbi d’ansia generalizzati o attacchi di panico possono beneficiare di questa modalità meno stressante.

È importante tuttavia considerare che, in alcuni casi specifici, la risonanza magnetica tradizionale potrebbe essere preferibile per motivi tecnici legati alla maggiore intensità del campo magnetico e alla conseguente migliore qualità delle immagini. Il medico radiologo valuterà caso per caso quale sia la soluzione più appropriata in base al quesito diagnostico e alle caratteristiche del paziente.

Quando Scegliere la RM Aperta
Situazione RM Aperta consigliata Note
Claustrofobia ✅✅✅ Fortemente Riduce drasticamente l’ansia
Obesità/corporatura robusta ✅✅✅ Fortemente Maggiore spazio disponibile
Bambini piccoli ✅✅ Molto Meno spaventoso, contatto visivo genitori
Dolore cronico ✅✅ Molto Maggiore flessibilità posizionamento
Ansia generalizzata ✅✅ Molto Ambiente meno stressante
Anziani con mobilità ridotta ✅ Consigliata Accesso più agevole
Studi neurologici ad alta risoluzione ⚠️ Valutare Potrebbe servire campo magnetico più intenso
Piccole articolazioni dettagliate ⚠️ Valutare Consultare il radiologo

La preparazione all’esame

La preparazione per una risonanza magnetica aperta è simile a quella richiesta per l’esame tradizionale. Generalmente non è necessario essere a digiuno, salvo indicazioni specifiche del medico per esami particolari che richiedono l’uso di mezzo di contrasto o per lo studio di determinate regioni anatomiche come l’addome.

Prima dell’esame è fondamentale rimuovere tutti gli oggetti metallici, inclusi gioielli, orologi, piercing, apparecchi acustici, protesi dentarie mobili e qualsiasi accessorio contenente metallo. Anche trucchi, creme o prodotti cosmetici che potrebbero contenere particelle metalliche dovrebbero essere evitati. È preferibile indossare abiti comodi senza parti metalliche come cerniere, bottoni o reggiseni con ferretto.

Il personale sanitario effettuerà un’attenta valutazione prima dell’esame per verificare l’assenza di controindicazioni. È essenziale informare il medico della presenza di pacemaker, defibrillatori, neurostimolatori, pompe per insulina, clips vascolari, protesi metalliche, schegge metalliche nel corpo o altri dispositivi medici impiantati. Alcuni di questi dispositivi possono essere incompatibili con il campo magnetico e rappresentare una controindicazione assoluta all’esame.

Le donne in gravidanza o che sospettano di esserlo devono sempre comunicarlo al personale, poiché, sebbene non siano documentati effetti nocivi del campo magnetico sul feto, la risonanza magnetica viene generalmente evitata nel primo trimestre di gravidanza come misura precauzionale. Anche l’allattamento non rappresenta una controindicazione, ma se viene utilizzato il mezzo di contrasto potrebbero essere necessarie precauzioni aggiuntive.

La qualità delle immagini

Una considerazione importante riguarda la qualità delle immagini ottenute con la risonanza magnetica aperta rispetto a quella tradizionale. Le apparecchiature aperte utilizzano tipicamente campi magnetici di intensità inferiore rispetto alle macchine chiuse ad alto campo. Questo può tradursi in immagini leggermente meno dettagliate in alcuni casi specifici.

Tuttavia, i progressi tecnologici hanno notevolmente migliorato le prestazioni delle risonanze aperte negli ultimi anni. Le apparecchiature moderne sono in grado di fornire immagini diagnostiche di qualità adeguata per la maggior parte delle indicazioni cliniche. Per esami che richiedono una risoluzione particolarmente elevata, come alcuni studi neurologici o di piccole articolazioni, il medico radiologo valuterà se l’apparecchiatura aperta disponibile è sufficiente o se è preferibile ricorrere a una macchina ad alto campo.

La scelta tra risonanza aperta e tradizionale deve sempre bilanciare le esigenze diagnostiche con il benessere del paziente, considerando che un esame non completato a causa del disagio del paziente non fornisce alcuna informazione utile, mentre un esame condotto con serenità in una macchina aperta può fornire tutte le risposte necessarie.

Confronto RM Aperta vs Tradizionale
Caratteristica RM APERTA RM TRADIZIONALE
Configurazione Lati aperti/parzialmente aperti Tunnel chiuso
Campo magnetico 0,3-1 Tesla (solitamente) 1,5-3 Tesla
Spazio disponibile Ampio, visuale libera Ristretto, tunnel
Adatta per claustrofobici ✅ Sì, ideale ❌ Difficile/impossibile
Bambini ✅ Meno spaventoso ⚠️ Può spaventare
Qualità immagini Buona, adeguata Eccellente
Durata esame 20-60 minuti 20-60 minuti
Costo Variabile Variabile