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Radiografia piede: quando serve e come si esegue

La radiografia del piede è un esame diagnostico fondamentale per valutare lo stato di salute delle strutture ossee e articolari del piede. Si tratta di una procedura semplice, rapida e non invasiva che utilizza i raggi X per ottenere immagini dettagliate delle ossa, permettendo ai medici di identificare fratture, deformità, patologie degenerative e altre condizioni che possono compromettere la funzionalità di questa complessa parte del corpo.

Che cos’è la radiografia del piede

La radiografia del piede è un esame radiologico che sfrutta la tecnologia dei raggi X per produrre immagini delle strutture ossee del piede. Il piede è composto da 26 ossa suddivise in tre gruppi anatomici principali: il tarso, che comprende le ossa della parte posteriore del piede come calcagno e astragalo, il metatarso, formato dalle cinque ossa lunghe che costituiscono la parte centrale, e le falangi, le piccole ossa che formano le dita.

Durante l’esame, un fascio di raggi X attraversa il piede e viene assorbito in modo diverso dai vari tessuti. Le ossa, essendo strutture dense e compatte, assorbono maggiormente le radiazioni e appaiono quindi più chiare nell’immagine radiografica, mentre i tessuti molli come muscoli, tendini e legamenti risultano più scuri. Questa differenza di contrasto permette di visualizzare con precisione la morfologia ossea, eventuali fratture, deformità o alterazioni patologiche.

Le moderne tecnologie hanno portato all’introduzione della radiografia digitale, che offre immagini di qualità superiore rispetto alle tradizionali lastre analogiche. Oggi i risultati vengono forniti su supporto digitale, come CD o DVD, rendendo più semplice la conservazione e la condivisione delle immagini con gli specialisti.

Quando è necessaria una radiografia del piede

La radiografia del piede viene prescritta dal medico in numerose situazioni cliniche, sia in ambito traumatologico che per il monitoraggio di patologie croniche.

Indicazioni per la Radiografia del Piede
Indicazione Descrizione
Traumi e fratture La causa più frequente per cui viene richiesta una radiografia del piede è il sospetto di frattura ossea. Dopo una caduta, una distorsione grave, un incidente o un trauma sportivo, l’esame radiografico permette di identificare con precisione eventuali fratture, siano esse evidenti o sottili, visualizzando interruzioni o anomalie nelle linee normali delle ossa. La radiografia è essenziale anche per monitorare il processo di guarigione di una frattura, valutando la formazione del callo osseo e verificando il corretto allineamento delle strutture.
Valutazione post-operatoria Dopo interventi chirurgici al piede, come l’inserimento di viti, placche, protesi o altri dispositivi ortopedici, la radiografia permette di verificare il corretto posizionamento degli impianti e di controllare che il processo di guarigione proceda secondo le aspettative. I controlli radiografici post-operatori sono fondamentali per intercettare precocemente eventuali complicazioni.
Patologie degenerative L’artrosi del piede è una condizione degenerativa caratterizzata dal progressivo deterioramento della cartilagine articolare. La radiografia è lo strumento principale per diagnosticare questa patologia, evidenziando il restringimento dello spazio articolare, la presenza di osteofiti (piccole escrescenze ossee) e altre alterazioni tipiche dei processi degenerativi. L’esame permette anche di monitorare nel tempo l’evoluzione della malattia.
Patologie infiammatorie L’artrite, nelle sue diverse forme, può colpire le articolazioni del piede causando dolore, gonfiore e limitazione funzionale. La radiografia aiuta a identificare i segni di infiammazione cronica, l’erosione ossea e le alterazioni articolari caratteristiche delle patologie reumatiche.
Deformità e problemi morfologici Numerose condizioni che alterano la normale anatomia del piede richiedono una valutazione radiografica. L’alluce valgo, caratterizzato dalla deviazione laterale dell’alluce con formazione di una prominenza ossea, viene studiato attraverso radiografie specifiche che permettono di misurare i gradi di deviazione e pianificare eventuali interventi correttivi. Il piede piatto, il piede cavo, il dito a martello e altre deformità congenite o acquisite vengono valutate radiograficamente per definire la strategia terapeutica più appropriata.
Dolore cronico Quando un paziente lamenta dolore persistente al piede senza una causa evidente, la radiografia può aiutare a identificare problemi strutturali, processi infiammatori precoci, speroni calcaneari, o altre condizioni che possono essere responsabili della sintomatologia.
Patologie infettive In presenza di infezioni ossee, come l’osteomielite, la radiografia può mostrare alterazioni caratteristiche della struttura ossea, sebbene spesso siano necessari esami più approfonditi per una diagnosi completa.
Complicanze del diabete I pazienti diabetici possono sviluppare il piede diabetico, una condizione che comporta alterazioni ossee e articolari. La radiografia è utile per monitorare queste complicanze e identificare precocemente segni di danno strutturale. Chi soffre di diabete mellito dovrebbe prestare particolare attenzione alla salute dei piedi.

Tipologie di radiografia del piede

Esistono diverse modalità di esecuzione dell’esame radiografico del piede, scelte in base alle necessità diagnostiche specifiche.

La radiografia standard è l’esame che prevede l’acquisizione di immagini con il paziente seduto o sdraiato, con il piede a riposo. Vengono generalmente eseguite tre proiezioni diverse per ottenere una visione completa della struttura ossea.

La proiezione dorso-plantare viene effettuata con il paziente supino o seduto, il ginocchio flesso e la pianta del piede appoggiata sulla piattaforma radiografica. Questa proiezione offre una visione dall’alto delle ossa del piede ed è particolarmente utile per studiare metatarsi e falangi.

La proiezione laterale si esegue con il paziente che posiziona il piede di lato, con la pianta perpendicolare al rilevatore. Questa angolazione permette di valutare l’arco plantare, il calcagno e le relazioni tra le diverse ossa.

La proiezione obliqua prevede che il margine laterale del piede sia sollevato di circa 45 gradi. Questa visione è preziosa per studiare le articolazioni e le zone che potrebbero essere sovrapposte nelle altre proiezioni.

La radiografia sotto carico è una particolare modalità di esame viene eseguita con il paziente in posizione eretta, appoggiando il peso del corpo sul piede da analizzare. La radiografia sotto carico è fondamentale per valutare come le ossa e le articolazioni si comportano durante la normale attività quotidiana, quando sono sottoposte al carico del peso corporeo.

Questo tipo di esame è particolarmente indicato per diagnosticare e valutare la gravità del piede piatto, poiché la condizione può non apparire evidente in una radiografia standard senza carico. È essenziale anche per lo studio dell’alluce valgo, della spina calcaneare e della fascite plantare, permettendo di misurare con precisione le alterazioni anatomiche e di pianificare eventuali interventi chirurgici.

Come si svolge l’esame

La radiografia del piede è un esame di semplicissima esecuzione che non richiede alcuna preparazione particolare. Non è necessario essere a digiuno né sospendere eventuali terapie farmacologiche in corso. L’unica accortezza richiesta è quella di rimuovere scarpe, calze e qualsiasi oggetto metallico presente sul piede, come gioielli o piercing, poiché potrebbero interferire con la qualità delle immagini.

Il paziente viene posizionato dal tecnico di radiologia in modo da ottenere le proiezioni necessarie. A seconda delle indicazioni del medico richiedente, può essere chiesto di sedersi, sdraiarsi sul lettino radiologico o rimanere in piedi nel caso di esame sotto carico. Il tecnico si assicura che il piede sia correttamente posizionato per ciascuna proiezione richiesta.

Durante l’acquisizione delle immagini, che dura solo pochi secondi per ciascuna proiezione, è importante rimanere immobili per evitare sfocature che potrebbero compromettere la qualità diagnostica. L’intera procedura, inclusa la preparazione e l’esecuzione di tutte le proiezioni necessarie, richiede generalmente tra i 5 e i 15 minuti.

Al termine dell’esame, il paziente può immediatamente riprendere le normali attività quotidiane senza alcuna limitazione. Le immagini radiografiche vengono successivamente analizzate da un medico radiologo specializzato, che redige un referto dettagliato descrivendo i reperti osservati. Il referto viene solitamente consegnato entro pochi giorni lavorativi, insieme alle immagini in formato digitale.

Sicurezza dell’esame

La radiografia del piede è un esame sicuro e comporta un’esposizione minima alle radiazioni ionizzanti. Le moderne apparecchiature digitali hanno drasticamente ridotto la dose di radiazioni necessaria rispetto alle vecchie tecnologie analogiche, e l’utilizzo di schermature protettive per le parti del corpo non interessate dall’esame minimizza ulteriormente l’esposizione.

Tuttavia, come per tutti gli esami che utilizzano raggi X, la radiografia del piede non può essere eseguita in donne in gravidanza, specialmente nel primo trimestre, a meno che non sia strettamente necessaria e non esistano alternative diagnostiche. In questi casi, il medico valuta attentamente il rapporto rischio-beneficio prima di procedere.

Per tutte le altre persone, inclusi bambini e anziani, l’esame può essere eseguito in totale sicurezza, senza particolari controindicazioni. Non vengono utilizzati mezzi di contrasto, quindi non esiste rischio di reazioni allergiche.

L’accessibilità a questo esame diagnostico è oggi facilitata dalla presenza di numerose strutture sanitarie dotate di apparecchiature radiologiche moderne, che permettono di ottenere diagnosi rapide e accurate per garantire il trattamento più appropriato delle patologie del piede.