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Gastrite: sintomi, cause, dieta e cura

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, il rivestimento interno dello stomaco che protegge questo organo dall’acidità dei succhi gastrici. Si tratta di una condizione molto comune che può manifestarsi in forma acuta o cronica, con sintomi che variano da lievi fastidi a dolori intensi che interferiscono significativamente con la qualità di vita.

Cos’è la gastrite

La gastrite si verifica quando la mucosa gastrica si infiamma a causa di diversi fattori irritanti o patogeni. In condizioni normali, lo stomaco produce acido cloridrico e altri enzimi digestivi necessari per scomporre il cibo, mentre la mucosa gastrica secerne muco e bicarbonato per proteggere le pareti dello stomaco da questi acidi potenti.

Quando questo equilibrio viene alterato, l’acido gastrico può danneggiare la mucosa, causando infiammazione e i tipici sintomi della gastrite. La condizione può essere classificata in base alla durata e all’intensità dei sintomi.

Gastrite acuta: si sviluppa rapidamente e presenta sintomi intensi ma di breve durata. Spesso è causata da fattori scatenanti specifici come farmaci, alcol o stress.

Gastrite cronica: si sviluppa gradualmente nel tempo e può persistere per mesi o anni. È spesso associata all’infezione da Helicobacter pylori o all’uso prolungato di farmaci antinfiammatori.

Sintomi della gastrite

I sintomi della gastrite possono variare notevolmente da persona a persona, sia in termini di intensità che di tipologia. Alcune persone possono non avvertire alcun sintomo, mentre altre sperimentano disturbi significativi.

TIPO DI SINTOMI MANIFESTAZIONI CLINICHE
Sintomi comuni
  • Dolore o bruciore nella parte superiore dell’addome (“morso” dello stomaco)
  • Nausea e talvolta vomito
  • Sensazione di pienezza dopo piccole quantità di cibo
  • Perdita di appetito
  • Eruttazioni frequenti
  • Gonfiore addominale
  • Digestione difficoltosa
Gastrite acuta
  • Sintomi ad apparizione improvvisa
  • Intensità molto elevata
  • Dolore acuto localizzato in zona epigastrica
  • Localizzazione sotto le costole al centro del torace
Gastrite cronica
  • Sintomi più lievi ma persistenti
  • Possibili sintomi atipici
  • Stanchezza cronica
  • Possibile anemia da carenza di ferro
Segnali di allarme
  • Vomito con sangue o aspetto a “fondi di caffè”
  • Feci nere o con sangue
  • Dolore addominale severo e persistente
  • Febbre associata ai sintomi gastrici
  • Perdita di peso involontaria
  • Difficoltà a deglutire

Cause della gastrite

La gastrite può essere causata da numerosi fattori, spesso in combinazione tra loro. Comprendere le cause è fondamentale per impostare il trattamento più appropriato.

CATEGORIA CAUSE SPECIFICHE E MECCANISMI
Helicobacter pylori
  • Causa più comune di gastrite cronica
  • Batterio che sopravvive nell’ambiente acido gastrico
  • Danneggia la mucosa causando infiammazione persistente
  • Trasmissione oro-fecale o tramite acqua/alimenti contaminati
Farmaci (FANS)
  • Uso prolungato di ibuprofene, aspirina, diclofenac
  • Inibizione della produzione di prostaglandine protettive
  • Riduzione della protezione naturale della mucosa gastrica
  • Rischio dose e tempo-dipendente
Fattori alimentari e stile di vita
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Fumo di sigaretta
  • Cibi piccanti, acidi o irritanti
  • Pasti irregolari o digiuno prolungato
  • Consumo eccessivo di caffè
  • Stress cronico
Altre cause
  • Reflusso biliare
  • Infezioni virali o batteriche diverse da H. pylori
  • Malattie autoimmuni
  • Radioterapia
  • Trauma o ustioni gravi
  • Chirurgia maggiore
  • Condizioni mediche (malattia di Crohn)

Diagnosi della gastrite

La diagnosi di gastrite si basa sulla valutazione dei sintomi, sull’anamnesi del paziente e su specifici esami diagnostici.

Valutazione clinica

Il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi, sulla loro durata e intensità, sull’eventuale correlazione con l’alimentazione, sull’uso di farmaci e sullo stile di vita del paziente.

Esami diagnostici

Gastroscopia: è l’esame più accurato per diagnosticare la gastrite. Permette di visualizzare direttamente la mucosa gastrica e di prelevare eventuali campioni per l’esame istologico.

Test per Helicobacter pylori: include il test del respiro con urea, l’esame delle feci e test sierologici per rilevare la presenza del batterio.

Esami del sangue: possono evidenziare segni di anemia o infezione.

Esami delle feci: per ricercare sangue occulto che potrebbe indicare sanguinamento gastrico.

Cosa non si deve mangiare per la gastrite

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella gestione della gastrite. Alcuni alimenti possono aggravare i sintomi e dovrebbero essere evitati o limitati.

Alimenti da evitare

Cibi piccanti e speziati: peperoncino, pepe nero, curry e altre spezie forti possono irritare ulteriormente la mucosa gastrica infiammata.

Alimenti acidi: agrumi, pomodori, aceto e alimenti in salamoia possono aumentare l’acidità gastrica.

Bevande gassate: possono causare distensione gastrica e peggiorare il gonfiore.

Alcol: irrita direttamente la mucosa gastrica e aumenta la produzione di acido.

Caffè e tè: sia quelli con caffeina che decaffeinati possono stimolare la secrezione acida.

Cibi fritti e grassi: sono difficili da digerire e possono rallentare lo svuotamento gastrico.

Cioccolato: può rilassare il cardias (valvola tra esofago e stomaco) favorendo il reflusso.

Menta: pur avendo proprietà digestive, può rilassare il cardias.

Abitudini alimentari scorrette da evitare

  • Pasti troppo abbondanti
  • Mangiare velocemente senza masticare bene
  • Saltare i pasti
  • Mangiare troppo tardi la sera
  • Combinare alimenti che richiedono tempi di digestione molto diversi

Qual è un buon menù per chi soffre di gastrite

Un’alimentazione appropriata può aiutare significativamente nella gestione della gastrite. L’obiettivo è ridurre l’irritazione gastrica e favorire la guarigione della mucosa.

Alimenti consigliati

Cereali integrali: riso, avena, orzo e pasta integrale forniscono fibre che aiutano la digestione senza irritare lo stomaco.

Proteine magre: pollo senza pelle, tacchino, pesce magro, uova e legumi ben cotti sono facilmente digeribili.

Verdure non acide: carote, zucchine, patate, spinaci cotti, broccoli e cavolfiore sono ben tollerati.

Frutta non acida: banane, mele cotte, pere mature, melone e papaya sono generalmente ben tollerate.

Latticini: latte parzialmente scremato, yogurt naturale e formaggi freschi magri possono aiutare a neutralizzare l’acidità.

Esempio di menù giornaliero

Colazione: fiocchi d’avena con banana a fette e un cucchiaino di miele, tè alla camomilla.

Spuntino mattutino: crackers integrali con un velo di ricotta fresca.

Pranzo: riso in bianco con carote lesse, petto di pollo alla griglia, verdure cotte al vapore.

Spuntino pomeridiano: mela cotta con cannella.

Cena: passato di verdure, pesce al vapore con patate lesse, tisana digestiva.

Consigli per la preparazione

  • Prediligere cotture leggere: al vapore, bollito, alla griglia senza grassi
  • Utilizzare erbe aromatiche delicate come basilico, prezzemolo e origano
  • Masticare lentamente e consumare pasti piccoli e frequenti
  • Bere molta acqua lontano dai pasti
  • Evitare bevande troppo calde o troppo fredde

Trattamento della gastrite

Il trattamento della gastrite dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. L’approccio terapeutico può includere modifiche dello stile di vita, terapia farmacologica e misure dietetiche.

Trattamento farmacologico

Inibitori della pompa protonica (IPP): farmaci come omeprazolo e lansoprazolo riducono la produzione di acido gastrico, permettendo alla mucosa di guarire.

Antagonisti dei recettori H2: ranitidina e famotidina riducono la secrezione acida gastrica.

Antiacidi: forniscono un sollievo rapido ma temporaneo neutralizzando l’acido gastrico presente.

Gastroprotettori: farmaci come sucralfato formano una barriera protettiva sulla mucosa gastrica.

Antibiotici: necessari quando la gastrite è causata da infezione da H. pylori. Solitamente si utilizza una terapia combinata con due antibiotici e un inibitore di pompa protonica.

Modifiche dello stile di vita

Gestione dello stress: tecniche di rilassamento, meditazione, yoga o attività fisica regolare possono aiutare a ridurre lo stress che può aggravare la gastrite.

Eliminazione di fattori scatenanti: smettere di fumare, ridurre o eliminare il consumo di alcol, evitare l’uso non necessario di FANS.

Regolarità dei pasti: mangiare a orari regolari, evitare il digiuno prolungato e consumare pasti piccoli e frequenti.

Rimedi naturali di supporto

Camomilla: ha proprietà antinfiammatorie e può aiutare a ridurre l’irritazione gastrica.

Liquirizia: può aiutare a proteggere la mucosa gastrica, ma deve essere usata con cautela in caso di ipertensione.

Aloe vera: il gel può avere proprietà lenitive per la mucosa gastrica.

Probiotici: possono aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Quando consultare un medico

È importante consultare un medico quando i sintomi della gastrite interferiscono con le attività quotidiane, persistono per più di una settimana nonostante le modifiche dietetiche, o quando compaiono sintomi di allarme come vomito con sangue, feci nere o dolore severo.

La gastrite è una condizione gestibile con il trattamento appropriato. La combinazione di terapia farmacologica, modifiche dietetiche e cambiamenti dello stile di vita può portare a una significativa riduzione dei sintomi e alla guarigione della mucosa gastrica nella maggior parte dei casi.