
L’aneurisma: perché è mortale
L’aneurisma rappresenta una delle condizioni cardiovascolari più temute in ambito medico, caratterizzata dalla dilatazione permanente e localizzata della parete di un’arteria. Questa patologia può rimanere silente per anni prima di manifestarsi improvvisamente con conseguenze potenzialmente fatali, motivo per cui viene spesso definita “killer silenzioso”.
Che cosa provoca un aneurisma
L’aneurisma si sviluppa quando la parete arteriosa subisce un indebolimento strutturale che porta alla sua dilatazione progressiva. Questo processo può essere causato da diversi fattori che agiscono singolarmente o in combinazione tra loro.
Fattori genetici e congeniti
La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo degli aneurismi. Alcune condizioni ereditarie, come la sindrome di Marfan, la sindrome di Ehlers-Danlos e la malattia del rene policistico, sono associate a un aumentato rischio di formazione di aneurismi. Questi disturbi genetici compromettono la struttura del tessuto connettivo che costituisce la parete arteriosa, rendendola più vulnerabile alla dilatazione.
Gli aneurismi congeniti, presenti dalla nascita, sono più frequenti a livello cerebrale e possono rimanere asintomatici per decenni prima di essere diagnosticati, spesso incidentalmente durante esami radiologici eseguiti per altre ragioni.
Degenerazione aterosclerotica
L’aterosclerosi rappresenta la causa più comune degli aneurismi dell’aorta addominale. I depositi di colesterolo, calcio e altre sostanze si accumulano nella parete arteriosa, causando infiammazione cronica e indebolimento strutturale. Questo processo degenerativo è accelerato da fattori come il fumo, l’ipertensione arteriosa, il diabete e l’età avanzata.
Infezioni e infiammazioni
Alcune infezioni batteriche, come la sifilide o l’endocardite, possono danneggiare la parete arteriosa e favorire la formazione di aneurismi infettivi o micotici. Anche le malattie infiammatorie croniche, come l’arterite a cellule giganti, possono contribuire allo sviluppo di questa patologia.
Traumi e lesioni
I traumi contusivi o penetranti possono danneggiare la parete arteriosa e predisporre alla formazione di aneurismi traumatici. Questi sono più comuni dopo incidenti stradali, cadute dall’alto o lesioni da arma da fuoco.
Fattori di rischio principali
Diversi fattori aumentano significativamente il rischio di sviluppare un aneurisma.
Età e sesso
L’incidenza degli aneurismi aumenta progressivamente con l’età, raggiungendo il picco dopo i 65 anni. Gli uomini presentano un rischio maggiore rispetto alle donne, con un rapporto di circa 4:1 per gli aneurismi dell’aorta addominale.
Fumo di tabacco
Il fumo rappresenta il fattore di rischio modificabile più importante per lo sviluppo di aneurismi. I fumatori hanno un rischio fino a 8 volte superiore di sviluppare un aneurisma dell’aorta addominale rispetto ai non fumatori. Il fumo accelera il processo aterosclerotico e compromette l’elasticità della parete arteriosa.
Ipertensione arteriosa
La pressione arteriosa elevata sottopone la parete arteriosa a uno stress meccanico costante, favorendo la formazione e la crescita degli aneurismi. L’ipertensione non controllata aumenta anche il rischio di rottura.
Storia familiare
La presenza di aneurismi in parenti di primo grado aumenta significativamente il rischio individuale, suggerendo una forte componente genetica nella patogenesi di questa condizione.
Sintomi e manifestazioni cliniche
La maggior parte degli aneurismi rimane asintomatica fino a quando non raggiunge dimensioni considerevoli o si complica con la rottura.
Aneurismi dell’aorta addominale
Gli aneurismi dell’aorta addominale sono spesso asintomatici e vengono scoperti incidentalmente durante esami radiologici. Quando sintomatici, possono manifestarsi con:
- dolore addominale persistente, spesso localizzato nella regione periombelicale
- sensazione pulsante nell’addome
- dolore lombare irradiato ai fianchi
- massa addominale palpabile in pazienti magri
Aneurismi cerebrali
Gli aneurismi cerebrali sono generalmente asintomatici fino alla rottura, ma in alcuni casi possono causare:
- cefalea intensa e persistente, diversa dal solito
- disturbi della vista, come diplopia o perdita del campo visivo
- paralisi dei nervi cranici
- convulsioni in casi rari
Aneurismi dell’aorta toracica
Questi aneurismi possono rimanere silenti o manifestarsi con:
- dolore al torace profondo e persistente
- difficoltà respiratorie
- tosse secca persistente
- raucedine per compressione del nervo laringeo ricorrente
Come ci si accorge di avere un aneurisma
La diagnosi di aneurisma spesso avviene in modo incidentale durante esami eseguiti per altre indicazioni, data la natura generalmente asintomatica di questa condizione.
Screening e diagnosi precoce
Lo screening per aneurismi dell’aorta addominale è raccomandato per uomini di età compresa tra 65 e 75 anni con storia di fumo. L’ecografia addominale rappresenta l’esame di prima scelta per lo screening, essendo non invasiva, poco costosa e altamente sensibile per aneurismi di dimensioni superiori a 3 cm.
Esami diagnostici
L’ecografia rappresenta l’esame iniziale per la diagnosi e il monitoraggio degli aneurismi dell’aorta addominale. Fornisce informazioni accurate sulle dimensioni e può essere ripetuta nel tempo per valutare la crescita.
La tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto fornisce immagini dettagliate dell’aneurisma e dei suoi rapporti anatomici. È l’esame di scelta per la pianificazione chirurgica e per la valutazione di complicanze.
La risonanza magnetica (RM) può essere utilizzata come alternativa alla TC in pazienti con controindicazioni al mezzo di contrasto iodato.
L’angiografia, tradizionale o mediante TC o RM, viene riservata ai casi in cui è necessaria una valutazione dettagliata dell’anatomia vascolare per la pianificazione dell’intervento.
L’aneurisma è mortale?
L’aneurisma può diventare mortale principalmente attraverso due meccanismi: la rottura e le complicanze tromboemboliche.
Rischio di rottura
Il rischio di rottura di un aneurisma dipende principalmente dalle sue dimensioni. Aneurismi dell’aorta addominale con diametro inferiore a 5,5 cm hanno un rischio di rottura annuale inferiore al 1%, mentre questo rischio aumenta drammaticamente per aneurismi di dimensioni maggiori, raggiungendo il 10-22% annuo per aneurismi superiori a 7 cm.
La rottura di un aneurisma dell’aorta addominale ha una mortalità complessiva del 80-90%, con solo il 10-20% dei pazienti che sopravvive abbastanza a lungo per raggiungere l’ospedale e subire un intervento chirurgico d’urgenza.
Complicanze tromboemboliche
Gli aneurismi possono favorire la formazione di coaguli di sangue al loro interno, che possono poi staccarsi e causare emboli in organi vitali, determinando ictus, infarto o ischemia degli arti.
Come si cura l’aneurisma
Il trattamento degli aneurismi dipende dalle dimensioni, dalla localizzazione, dall’età del paziente e dalle condizioni generali.
Sorveglianza attiva
Aneurismi di piccole dimensioni (inferiori a 5,5 cm per l’aorta addominale) vengono generalmente monitorati con controlli ecografici periodici. La frequenza dei controlli varia da ogni 6 mesi a ogni 2 anni in base alle dimensioni iniziali e alla velocità di crescita.
Trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico è indicato quando il rischio di rottura supera il rischio operatorio. Per gli aneurismi dell’aorta addominale, l’intervento è generalmente raccomandato quando il diametro supera i 5,5 cm negli uomini e 5 cm nelle donne, o in caso di crescita rapida (superiore a 1 cm/anno).
Chirurgia tradizionale
La riparazione chirurgica tradizionale prevede la sostituzione del tratto aneurismatico con una protesi vascolare attraverso un’incisione addominale o toracica. Questo approccio garantisce risultati duraturi ma comporta un trauma chirurgico significativo.
Trattamento endovascolare
Il trattamento endovascolare (EVAR per l’aorta addominale, TEVAR per l’aorta toracica) rappresenta un approccio meno invasivo che prevede l’inserimento di una protesi attraverso piccole incisioni inguinali. Questa tecnica è particolarmente indicata in pazienti anziani o ad alto rischio chirurgico.
Prevenzione e stile di vita
La prevenzione degli aneurismi si basa principalmente sul controllo dei fattori di rischio modificabili:
Cessazione del fumo
Smettere di fumare rappresenta la misura preventiva più efficace. La cessazione del fumo non solo riduce il rischio di sviluppare nuovi aneurismi ma rallenta anche la crescita di quelli esistenti.
Controllo della pressione arteriosa
Il mantenimento di valori pressori ottimali attraverso modifiche dello stile di vita e, quando necessario, terapia farmacologica, riduce significativamente il rischio di formazione e rottura degli aneurismi.
Attività fisica regolare
L’esercizio fisico moderato e regolare migliora la salute cardiovascolare generale e può contribuire a rallentare la progressione dell’aterosclerosi.
Controlli medici regolari
I soggetti a rischio dovrebbero sottoporsi a controlli medici periodici e, quando indicato, a screening specifici per la diagnosi precoce degli aneurismi.
Il controllo dei livelli di colesterolo e glicemia, insieme a una dieta equilibrata, completano le strategie preventive per ridurre il rischio di sviluppare questa pericolosa condizione vascolare.